Joss Whedon

Dall'Ammazzavampiri ai Vendicatori

Joss Whedon è conosciuto soprattutto come autore e showrunner della serie tv "Buffy l'ammazzavampiri" ("Buffy the Vampire Slayer"), che ha lanciato la sua carriera. Per la televisione ha creato "Angel" (spin-off di Buffy), e i meno fortunati "Firefly" e "Dollhouse". E' stato uno degli sceneggiatori di Toy Story, e ha scritto e prodotto il film "The Cabin in the Woods" ("Quella casa nel bosco"). Il suo stile è molto influenzato dal fumetto, e questo lo ha portato a essere scelto dalla Marvel come autore e regista di "The Avengers". L'ottimo successo di botteghino del film ha inoltre spinto la produzione a ingaggiarlo anche per il sequel.


Buffy l'Ammazzavampiri


Lo stile di scrittura di Joss Whedon

Whedon è molto bravo a gestire l'immaginario americano, quell'insieme di "figure del fantastico" che si è consolidato negli anni grazie alla letteratura di fantascienza e horror, al cinema di genere e alla diffusione dei comics della Marvel e della DC. Il suo è comunque un approccio originale: non ripropone quasi mai degli stereotipi, ma tende a rinnovare gli "archetipi".

"Buffy, l'ammazzavmpiri" è una serie molto ben scritta, e che quindi può insegnare molto. Gli episodi fondono in maniera del tutto organica il tema (di solito i problemi adolescenziali dei personaggi) e la trama. Per esempio: una storia che parli della solitudine (e cioè dell'essere ignorati dagli altri) può svilupparsi attorno a un personaggio che ha il potere dell'invisibilità. In pratica, la sottotrama emotiva è alla base della scelta della trama fantastica, che ne diventa il simbolo. La prassi di organizzare tematicamente una storia in maniera molto solida ora è molto diffusa nelle serie televisive americane, e questo sicuramente anche grazie a Whedon.

Di seguito vi riporto, in modo sintetico, alcuni consigli offerti da Whedon durante un'intervista (in fondo alla pagina il link per il testo integrale in inglese).


Angel, lo spin-off di Buffy


DIECI CONSIGLI SULLA SCRITTURA DI JOSS WHEDON

1. Porta il lavoro fino in fondo
Non fermarti a metà della prima stesura della tua sceneggiatura, o a due terzi, per poi provare a riscriverla una miriade di volte, sempre in maniera inconcludente. Portare a termine una stesura è difficile ma liberatorio, e quindi anche se non è perfetta, è importante arrivare alla parola "fine" dello script. Avrai poi la possibilità di migliorarla, ma avendo una visione complessiva della storia.

2. Fai attenzione alla struttura
La struttura è come una mappa, e ti indica la direzione. Stai attento a non divagare. Ci sono grandi film scritti da autori con l'abitudine a divagare, come Terrence Malick e Robert Altman, ma erano altri tempi, e Whedon non lo consiglia. Lui è un maniaco della struttura, disegna anche diagrammi per determinare la posizione delle battute divertenti, delle situazioni di suspense o romantiche, per definire cosa sa ogni personaggio e quando lo scopre. L'autore deve conoscere il punto esatto dove inserire questi elementi, e costruisce a questo fine la struttura, la quale non è altro che l'indicazione di come si succedono le emozioni nello spettatore. Grafici, disegni, l'uso di pennarelli colorati: tutto quello che ti permette di non procedere alla cieca, va utilizzato.


Firefly, un western fantascientifico


3. Assicurati di avere qualcosa da dire
Questo punto è molto importante: anche se stai scrivendo una sceneggiatura ad imitazione di un altro film, cerca di dire qualcosa di personale su quello che stai imitando. E' incredibile il numero di film che non hanno assolutamente nulla da dire. E' raro, soprattutto nel cinema di genere, trovare un film con un'idea originale, piuttosto che qualcosa di banale anche se ben confezionato.

4. Caratterizza ogni personaggio della storia
Chiunque sia in scena nel tuo script, compreso l'ultimo scagnozzo del tuo Cattivo, deve avere proprie motivazioni e una sua personale prospettiva. Avrà una sua voce, una sua identità e un suo passato. Le battute non devono essere scritte solo perché si incastrano bene una nell'altra a costruire i dialoghi, ma ogni personaggio deve parlare a suo modo. Non tutti devono essere spiritosi, carini, simpatici, e alcuni addirittura non hanno neanche bisogno di parlare: se non conosci bene i tuoi personaggi, il perché dei loro sentimenti e delle loro azioni, non saprai come si esprimono e quindi ti ritroverai nei pasticci.


Dollhouse


5. Taglia ciò che ami
Questo è un trucco del mestiere che Whedon ha imparato subito: se nella tua sceneggiatura qualcosa non funziona, se la storia che hai creato non procede e non sai come risolvere il problema, prendi la tua scena favorita, o la tua migliore idea, ed eliminala. E' brutale, ma a volte inevitabile. Ciò che hai tolto, se ha davvero valore, troverà il modo di riproporsi, ma tagliare di solito è un esercizio incredibilmente liberatorio.

6. Ascolta
Un parere esterno può aiutarti a superare un blocco. Quando uno sceneggiatore non riesce a risolvere un problema che riguarda la trama o i personaggi, tende a non considerare chi gli sta attorno. E' molto importante non cedere se siete davvero convinti della validità di ciò che avete scritto, ma è altrettanto importante accorgersi quando è il momento di dare ascolto agli altri. Anche la persona più stupida nella stanza potrebbe avere una grande idea risolutiva.


Toy Story


7. Segui le emozioni dello spettatore
Il tuo obiettivo è entrare in connessione gli spettatori. Quindi le scene che scrivi e le emozioni che loro provano devono essere in sintonia, per tutta la durata del film. E' errore comune degli sceneggiatori inesperti, quando fai notare un punto confuso della loro storia, rispondere elencando i motivi per cui hanno scritto quel brano. Le intenzioni dell'autore contano solo se "arrivano" allo spettatore. E' fondamentale, quando si scrive, pensare come il proprio pubblico. Se l'attenzione dello spettatore viene assorbita dalla storia, allora tutto ciò che avete fatto va bene, anche se andava contro le regole degli "studios". Altrimenti, se non funziona, è sbagliato.

8. Scrivi filmicamente
Avvicina il più possibile la tua scrittura a ciò che si vedrà alla fine sullo schermo. Se una scena apparirà sontuosa, prenditi tutto l'agio possibile per descriverla, altrimenti scrivila in modo essenziale. Chi legge la sceneggiatura si deve immaginare di essere in una sala cinematografica. Questo rende più facile il lavoro a te, al regista e ai produttori, per i quali è molto importante capire in anticipo come sarà il film finito.


The Cabin in the Woods


9. Non ascoltare
Qui si ridimensiona di molto il consiglio al punto 6: alla fine le cose migliori vengono da chi ribalta le regole, fa ciò che gli altri non si aspettano e fa sì che la propria voce individuale si mantenga intatta anche negli ingranaggi della produzione cinematografica. Scegli ciò per cui combattere, e se ritieni che ciò che hai fatto abbia valore, non cedere alle insistenze della produzione, che potrebbe finire per banalizzare la tua opera.

10. Non svenderti
Cerca di selezionare i progetti che ti vengono proposti, o ai quali pensi di partecipare. Se c'è almeno una piccola parte che ti coinvolge direttamente, alla quale ti puoi appassionare, allora fallo. Se invece ti interessa solo il guadagno economico, anche condotto al meglio, sarà comunque un po' come prostituirsi.


The Avengers, il film sui Vendicatori


IMMAGINI
1. Buffy l'Ammazzavampiri (Buffy the Vampire Slayer), serie tv
2. Angel, serie tv
3. Firefly, serie tv
4. Dollhouse, serie tv
5. Toy Story - il mondo dei giocattoli (Toy Story), film d'animazione
6. Quella casa nel bosco (The Cabin in the Woods), film
7. The Avengers, film


RISORSE
* l mio articolo riporta solo in sintesi l'intervista a Whedon. Per chi fosse interessato a leggere l'originale: Joss Whedon's Top 10 Writing Tips
* Il sito personale di Whedon (molto attivo su internet): whedonesque.com
* La pagina IMDB di Joss Whedon



(c) Alessandro Manitto
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