JerichoJericho

Titolo originale: Jericho
Produzione: USA
Tipologia: action / drama, one hour show
Creatore: Jonathan E. Steinberg, Josh Schaer
Prima TV inglese: canale CBS Paramount Network Television,
20 settembre 2006
Durata: 2 stagioni, 29 episodi
Dvd: in italiano, entrambe le stagioni per la CBS Paramount Network Television

Concept: il punto di partenza è uno scenario post apocalittico, nelle atmosfere vicino alla serie inglese Survivors, che però viene modellato su situazioni da western classico (la storia delle famiglie, i dilemmi morali, il rapporto tra violenza e legge, ecc.). La cittadina (inventata) di Jericho, in Kansas, grazie al suo isolamento, riesce a sopravvivere a un misterioso attacco nucleare che devasta 23 città americane e mette in ginocchio il paese. I suoi abitanti devono affrontare la scarsità di cibo, i pericoli di una società senza legge, l'aggressività delle città vicine, le ingiustizie di un governo antidemocratico.
Elemento dinamico della serie: da una parte la lotta per la sopravvivenza, dall'altra i conflitti interpersonali tra i sopravvissuti (ricetta tipica delle narrazioni "catastrofiche").
Conflitti strutturanti: La storia è affollata di personaggi e le linee narrative sono numerose. Limitandosi alla figura centrale di Jake Green, abbiamo un Global Conflict con un mondo che è regredito alla stato selvaggio; il Local Conflit è costituito principalmente dal bisogno di Jake di farsi accettare dalla famiglia (il modello è quello biblico del "ritorno del figliol prodigo"); l'Inner Conflict è dato dal rimorso per il suo passato burrascoso (l'aver ucciso una ragazzina quando faceva il mercenario in Iraq).
Struttura tipica dell'episodio: il teaser è sempre presente. Il ritmo è molto sostenuto (a volte anche troppo, con risultati un po' artificiosi) e di solito in ogni puntata è inserito un time lock, una scandenza che obbliga i personaggi a prendere decisioni improvvise.
Archi dei personaggi: tutti, ad esclusione di alcuni villains (ad esempio John Goetz) presentano un ampio sviluppo del carattere.



PERSONAGGI PRINCIPALI

Jake Green (Skeet Ulrich): è The Atoner, colui che deve espiare il proprio passato (per una versione comica di questa caratteristica, vedi Earl in "My Name Is Earl"). E' il protagonista in quanto principale risolutore dei problemi. Gli altri personaggi sono molti, ma individuano precise linee narrative comuni (la serie è un ottimo esempio di narrazione corale che non confonde lo spettatore).
Famiglia Green: regge la linea narrativa dell'Epica Familiare. E' la classica famiglia da saga western. I rapporti tra i personaggi rimandano a situazioni molto vicine alla narrazione biblica. Comprende i personaggi: Johnston Green (Gerald McRaney), il patriarca e Gail Green (Pamela Reed), la madre saggia; Eric Green (Kenneth Mitchell), il fratello più serio ma meno in gamba, che regge anche la linea narrativa dell'adulterio: April Green (Darby Stanchfield) è la moglie tradita di Eric, mentre Mary Bailey (Clare Carey) è l'amante di Eric. Inoltre, nel rapporto tra Johnston e il suo concorrente per la carica di sindaco Gray Anderson (Michael Gaston), viene esplorato il tema del Governo della Città (che nel western classico coincide con quello dell'epica familiare).
Famiglia Richmond: regge la linea narrativa del Sentimento. Attraverso di essa viene raccontata la storia d'amore tra due caratteri opposti, il semplice e sincero "farmer" Stanley Richmond (Brad Beyer) e la donna di città Mimi Clark (Alicia Coppola); inoltre porta avanti la narrazione degli affetti attraverso la figura della sorella sorda di Stanley, Bonnie Richmond (Shoshannah Stern).
Famiglia Hawkins: individua la linea mistery e d'azione (spionistica), legata alla figura di Robert Hawkins (Lennie James), agente della CIA, che però si trova costantemente di fronte all'Inner Conflict provocato dal suo lavoro (la richiesta di sacrificare gli affetti familiari).
Dale Turner (Erik Knudsen) e Skylar Stevens (Candace Bailey): reggono la linea narrativa dell'Area Grigia della Morale, in particolare approfondendo il tema dell pericolo di cadere nel Male di fronte alla difficoltà.
Emily Sullivan (Ashley Scott) e il padre Jonah Prowse (James Remar): è l'altro lato dell'Area Grigia della Morale, quella del Riscatto (possibile o impossibile).



(c) Alessandro Manitto
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